Il modello Sorry Giotto 3: piantana di Catellani & Smith

Il modello Sorry Giotto 3: piantana di Catellani & Smith

Le origini di questo progetto sono orgogliosamente svelate dal suo designer: “Volevo dare vita ad una delle forme più semplici ed essenziali: il cerchio. Ci ho provato cercando di essere poco invasivo e quando l’ho accesa…il suo nome mi è venuto spontaneo: sorry Giotto”. Nel 1989 nasce la Catellani & Smith grazie alla tenacia e alla convinzione del suo fondatore Enzo Catellani. Nel 1989 inventa Turciù, un intreccio di fili di ferro flessuosi e luminosi che riscuote un grande successo e da qui prende piede tutta la produzione di lampade rigorosamente create a mano dai bizzarri nomi in dialetto bergamasco. La passione di un artista-artigiano ha portato questa piccola realtà a diventare una grande azienda internazionale le cui creazioni illuminano musei, atelier e alberghi in tutto il Mondo. Ciononostante visitando lo studio di progettazione sembra davvero di entrare in una bottega, pinze, fili, chiodi tutto quello che serve per progettare e sperimentare entrando dentro la materia. “Il mio obiettivo è da sempre restare piccoli pur crescendo, mantenendo rigore artigianale e gusto per una produzione con al centro il prodotto” Enzo Catellani ha molto chiaro cosa conta nella sua azienda è forse è proprio questo il motivo che l’ha portata così in alto oltre alla sua geniale intuizione. La lampada Giotto è così semplice che diventa arte, lo potevo fare anch’io verrebbe da dire parafrasando il Bonami ma di fatto lo ha fatto Catellani.

Sorry Giotto

Base e struttura verniciati nero, anelli in rame dipinti a mano blu. Le versioni di questa lampada sono diverse, adatte a tutte le esigenze:

  • Sorry Giotto 1: lampada da tavolo a led co diametro di 30 centimetri
  • Sorry Giotto 3: piantana di tre cerchi in rame da 60, 50 e 40 centimetri per un'altezza totale di 2,2 metri
  • Sorry Giotto 9 / 12 / 6: tre diverse versioni di lampade a sospensione di diametro da 60 centimetri a 1,2 metri

Il design minimal fanno della lampada Sorry Giotto un oggetto adatto praticamente a tutti gli spazi, il suo colore blu cobalto le donano carattere e personalità. Una volta accesa l’effetto luminoso è stupefacente: un cerchio che emette luce dal suo lato cieco che viene poi riflessa dalla parete e irradiata nell’ambiente, il risultato è un effetto quasi mistico, che a guardarlo si capisce come mai Enzo Catellani allora ha sentito la necessità di scusarsi con Giotto forse per aver dato vita alla sua forma elementare. Progettata nel 2011 ha da subito riscosso un enorme successo, forse per la sua eleganza dai toni così rinascimentali o forse per il suo effetto scultoreo fatto sta che la lampada Sorry Giotto è il risultato di una mente geniale e rispetta in tutto la filosofia coniata dall'architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe “less is more” che sottolinea l’importanza della semplicità in un progetto in questo caso la perfezione del cerchio di Giotto è quasi tutto ciò di cui c’era bisogno. L’unione delle linee minimali alla bellezza estetica rendono la lampada Sorry Giotto una vera opera d’arte capace di emozionare e sorprendere ma compiendo in pieno la sua missione funzionale di lampada.

Piccola parentesi: qualcuno per caso si è domandato chi fosse Smith? Nient’altro che un socio immaginario inventato dal fondatore Enzo Catellani all'inizio della storia, il nome del suo cane (ironizza spesso), oggi “Smith” sono i figli di Catellani, Giulia e Tobia, che continuano il percorso tracciato dal padre e anche tutti coloro che consentono la crescita dell’impresa e hanno portato l’azienda a festeggiare i suoi primi 30 anni di luce.

Leave a Comment
Leave a Reply

Menu

Settings

Crea un account gratuito per salvare gli oggetti amati.

Sign in

Create a free account to use wishlists.

Sign in